SCOZIA

Isole Ebridi & Orcadi

da sabato 08 a sabato 22 giugno 2024

IN BREVE

La Scozia è semplicemente un paese meraviglioso, che racchiude una straordinaria varietà di paesaggi: dalla dolcezza delle colline dei Borders alla selvaggia solitudine degli arcipelaghi del nord, dai fiordi rocciosi delle Highlands ai boschi e ai laghi della parte centrale.

La gente è irascibile, caparbia e tenacemente leale; la natura è selvaggia, indomita e bellissima. Il pessimo clima estremizza le caratteristiche di entrambe. Chiusa dalla continua minaccia dell’Inghilterra, la Scozia è sopravvissuta alle usurpazioni e ai disagi causati dal cattivo tempo, e gli Scozzesi hanno sviluppato una solidissima identità e un forte senso di appartenenza al gruppo; hanno il merito, inoltre, di non aver mai provocato danni a fiumi e foreste. Le colline scozzesi continuano a offrire agnelli, vitelli e cervi; le trote e i salmoni sono apprezzati ovunque, e la selvaggina di penna abbonda. Unendo queste prelibatezze con un sorso del miglior whisky del mondo lo stile di vita scozzese ci appassionerà immediatamente.

Se poi, a tutto questo, uniamo l’infinita bellezza del paesaggio percorso in moto su strade secondarie senza fine, ampi tracciati tortuosi e percorsi misteriosi attraverso alcuni dei più splendidi paesaggi costieri del mondo allora questo tour in Scozia è un viaggio che non ti devi perdere!

durata

15 giorni/14 notti

km

2.500 km circa

partenza

Italia – Newcastle upon Tyne

arrivo

Newcastle – Italia

media/giorno

225 km

escursioni

1 giorno di sosta a Glasgow

1 giorno di sosta ad Edimburgo

Programma di viaggio

Giorno 1: Italia – Newcastle upon Tyne

Partenza in mattinata dall’Italia con volo per Newcastle, arrivo nel pomeriggio e trasferimento in hotel dove ci saranno già ad attenderci le nostre moto e gli accompagnatori. Consegna delle moto e breve briefing durante il quale si illustra il programma di viaggio.

Giorno 2: Newcastle upon Tyne – Newton Steward – km 240 circa

Partenza in direzione ovest, percorriamo pochi km prima di entrare nella regione dei Borders con il loro passato turbolento fatto di secoli di guerre e razzie come testimonia il Caerlaverock Castle. Un magnifico castello in rovina, un’immagine da cartolina: immerso in un ampio fossato, costruito in arenaria rossa che risplende nelle calde luci del tramonto. Poi è la volta della Sweetheart Abbey, maestosa abbazia in arenaria rossa, oggi invasa dall’erba ma che conserva intatta tutta la sua grandiosità grazie alle immense navate, agli archi gotici che svettano verso l’alto e agli elaborati intagli e trafori delle finestre. Proseguiamo quindi entrando nel Galloway Forest Park, il più grande parco forestale della Gran Bretagna, un incantevole paesaggio di limpidi laghetti, foreste che nascondono piccole cascate e brulle cime arrotondate Lungo l’unica strada che attraversa il parco, un tratto della A712 conosciuto come la Queen’s Way che ci guiderà fino alla meta di oggi.

Giorno 3: Newton Steward – Glasgow – km 245 circa

Una deviazione verso sud per arrivare al Mull of Galloway merita davvero: al nostro arrivo troveremo un meraviglioso promontorio scosceso e spazzato dai venti con il classico faro imbiancato a calce. Siamo nel punto più meridionale della Scozia e ci sembrerà di aver raggiunto la fine delle strade percorribili. Lungo la strada costiera che costeggia la profonda insenatura del Firth of Clyde risaliamo a nord fino a raggiungere il Culzean Castle, fiore all’occhiello dello Scottish National Trust, uno dei castelli più maestosi ed affascinanti della Scozia. Destinazione di oggi la sofisticata ma allo stesso tempo autentica Glasgow.

Giorno 4: Glasgow

Glasgow, di origine vittoriana e industriale, è molto fiera della sua immagine “operaia” e imprenditoriale e oggi è il paradiso dello shopping e della vita notturna. La sobria eleganza dei palazzi vittoriani, retaggio di un benessere raggiunto grazie all’industria e ai commerci, farebbe pensare a una città seria e posata, invece i palazzi nascondono bar alla moda, ristoranti raffinati e alcuni tra i migliori locali del paese. In eterna rivalità con Edimburgo, che mantiene il suo status di capitale, Glasgow ha molto da offrire, dalla Burrell Collection, una ricca collezione di oggetti d’arte all’Hunterian Museum, il museo più antico di Scozia, alla City Chambers, la bellissima sede del governo locale, i cui interni sono così sfarzosi che gli ambienti sono stati usati più volte come set cinematografici per rappresentare il Vaticano o il Cremlino.

Giorno 5: Glasgow – Oban – km 160 circa

Oggi pochi km ma assolutamente intensi. Entriamo nella meravigliosa regione dei Trossachs, spesso definita come le “Highlands in miniatura”, con una strabiliante varietà di paesaggi che spaziano dai boschi dai mille colori ai monti misteriosi, dai laghetti scintillanti alle valli solitarie e selvagge. Costeggiamo il Loch Lomond, il lago più grande della Scozia e dell’intera Gran Bretagna, fino a raggiungere l’imperdibile Inveraray Castle, dimora del duca di Argyll, che ricorda volutamente i maestosi castelli della Loira. Giungiamo al Il Loch Awe che ci ammalierà con la sua sagoma allungata e punteggiata di meravigliose isolette e una natura spettacolare che lo circonda, fra cui il melanconico Kilchurn Castle, che si specchia sul lago e sembra uscito da un romanzo di Walter Scott. La meta che ci attende oggi è Oban una stazione di villeggiatura di epoca vittoriana, nota soprattutto per ospitare una delle distillerie di whisky più famose di tutta la Scozia.

Giorno 6: Oban – Uig – km 315 circa

La strada di oggi ci conduce nell’imponente valle di Glencoe, uno dei luoghi più suggestivi di Scozia: una strada immersa nel silenzio e nella solitudine attraversa aspre vallate spazzate solo dai venti e dominate dalle misteriose Three Sisters, tre gigantesche conformazioni rocciose. Un panorama senza eguali.

Anche oggi non ci facciamo mancare un castello, è il turno di Eilean Donan, il castello più fotografato di Scozia, situato su un’isoletta, collegato alla terraferma da uno scenografico ponte di pietra e circondato da laghi e montagne. È con quest’ultima immagine negli occhi che, attraverso il ponte che la collega alla terraferma, facciamo conoscenza con la bellezza indomita dell‘isola di Skye, conosciuta fin dai tempi dell’epoca vittoriana, quando i primi alpinisti europei arrivavano fin qui per esplorare le sue valli selvagge e le sue montagne

Giorno 7: Uig – Stornoway – km 150 circa

Un traghetto ci conduce nelle Isole Ebridi che ci lasceranno letteralmente senza parole nell’ammirare gli incredibili colori che circondano queste terre: il bianco della sabbia, il turchese del mare, il verde accecante dei prati che arrivano sulla spiaggia, il giallo e nero dei pulcinella di mare, il viola delle eriche.

Qui è la natura a dominare sulla presenza umana: sono lande solitarie e abitate da poco meno di 27.000 abitanti e per ore guideremo con la sola compagnia della natura che ci circonda in maniera così assoluta da provare in alcuni casi un senso di smarrimento. Come il tratto di strada che attraversa il North Harris, una zona caratterizzata da rilievi piramidali che incombono sulle rive del Loch Shìphoirt, passando attraverso un paesaggio lunare di massi e rocce. Che meraviglia!

Ma prima di giungere a destinazione ci sono due cose che ci teniamo a farvi vedere. La prima è il Calanais Standing Stone, uno dei siti archeologici più spettacolari delle isole Ebridi. Una cinquantina di menhir disposti a cerchio alti fino a 4,5 metri. L’altra solo dopo aver attraversato una landa solitaria, caratterizzata da un susseguirsi di torbiere punteggiate dai ruderi delle blackhouse, le tipiche case tradizionali dei contadini. Ed è proprio un villaggio di blackhouse l’insediamento costiero di Gearrannan, che si affaccia sull’oceano: una serie di fattorie tradizionali (l’ultima fu abbandonata nel 1974) che sono state restaurate e forniscono al visitatore l’idea della povertà e della semplicità della vita in queste terre così sperdute.

 Giorno 8: Stornoway – Thurso – km 230 circa

Riguadagniamo la costa sbarcando a Ullapool, siamo nelle Highlands il cuore e il vero simbolo della Scozia, la sua parte più selvaggia, indomita e pittoresca che saprà incantarci con la sua infinita bellezza.

Da qui imbocchiamo la Mitica North Coast 500, la versione scozzese della Route 66. Nulla è paragonabile alla libertà che si prova su questa strada secondaria senza fine, un ampio tracciato tortuoso e misterioso attraverso alcuni dei più splendidi paesaggi costieri della Scozia. La parte chiamata Wester Ross, ovvero la costa occidentale, che arriva fino Cape Wrath è in assoluto la più spettacolare: una costa frastagliata intervallata da meravigliose e magiche penisole, un susseguirsi di loch marini dalle acque turchesi che scintillano al sole, promontori rocciosi e insenature di sabbia bianca su cui incombono montagne selvagge e spazzate dai venti.

Arrivati all’estremità settentrionale ci sembrerà di sognare: nelle giornate di sole a Balnakiel Bay l’acqua risplende di un meraviglioso color turchese che impreziosisce la baia di sabbia bianca. Poco lontano la Smoo Cave, una grotta lunga 60 metri che s’insinua all’interno di una ripida scogliera: una vera meraviglia della natura al cui interno cela una bellissima cascata.

Giorno 9: Thurso – Kirkwall – km 140 circa

Non potevamo lasciare la Scozia senza visitare un’altra perla del suo immenso tesoro, le Isole Orcadi.

Al largo dell’estrema punta nord-orientale della Scozia, privo di rilievi elevati e composto da più di 70 isole, l’arcipelago delle Orcadi svolse un ruolo fondamentale in entrambe le guerre mondiali. Qui il passato si può toccare con mano, come nella mitica Skara Brae, dove potremo scoprire insediamenti abitativi di oltre 5000 anni fa. un intero villaggio neolitico affacciato su una bellissima spiaggia bianca a mezzaluna, la Bay of Skaill.

Proseguiamo lungo la strada panoramica che fu costruita durante la seconda guerra mondiale come sbarramento per sottomarini tedeschi che andavano a caccia delle navi inglesi. Ancora oggi sotto queste acque giacciono i relitti di ben 7 navi tedesche che ogni tanto con la bassa marea riaffiorano come spettri del passato A realizzare le barriere che oggi sono diventate una strada vennero impiegati prigionieri di guerra, ben 1700 di cui due terzi erano italiani: da un hangar in lamiera e calcestruzzo realizzarono una chiesetta rinominata Italian Chapel, decorata e affrescata. Un incredibile e commovente omaggio all’ingegnosità di questi prigionieri lontani da casa.

Giorno 10: Kirkwall – Inverness – km 270 circa

Un breve tragitto in ferry ci riporta nelle Highlands, dove, sempre lungo la North Coast 500, puntiamo in direzione sud verso il lago sicuramente più famoso della Scozia se non del mondo: Loch Ness.

Grazie a dei panorami mozzafiato e un mostro leggendario il Loch Ness gode di una fama smisurata grazie alle leggende legate a Nessie, il mostro delle acque che da decenni alimenta la fantasia di scrittori, turisti e appassionati di misteri. Il mito del lucertolone degli abissi è stato incrementato sicuramente dal business del turismo, ma anche dalla particolare bellezza del Loch Ness: insondabilmente profondo, avvolto quasi sempre dalla nebbia, freddo e uggioso, circondato da aspre montagne cupe e silenziose.

Adagiato da secoli sulle sponde del Loch Ness l’Urquhart Castle è uno splendido connubio tra storia e bellezza naturalistica. Le affascinanti rovine di questa fortezza formano uno scenario che ha pochi eguali sia in Scozia che nel resto del mondo.

Ma è ora di andare, Inverness, capitale delle Highlands, ci aspetta per la sera!

 Giorno 11: Inverness – Dundee – km 275 circa

Attraversiamo il Cairngorms National Park, ancora una delle zono più selvagge d’Europa, con il suo paesaggio misto che varia da prati coperti di erica a montagne tra le più alte della Scozia.

Raggiungiamo così l’immensa fortezza del Dunnottar Castle, uno dei castelli in rovina più evocativi e affascinanti di Scozia. Arroccato su uno sperone di roccia a picco sul mare, sfida le onde del mare e la forza dei venti su ben tre lati. Il panorama e il colpo d’occhio ne fanno un paesaggio da cartolina che va ad aggiungersi alla fama del luogo: infatti il castello è stato teatro di una delle pagine più sanguinose della lotta scozzese per l’indipendenza. Qui il condottiero William Wallace attirò con uno stratagemma un’intera guarnigione inglese che venne interamente bruciata viva.

Proseguendo arriviamo al Glamis Castle con tutte le sue caratteristiche del classico castello disneyano.

È uno dei castelli più famosi di Scozia e fu scelto da Shakespeare per ambientare il Macbeth. Ma non è solo incredibilmente pittoresco, è stato anche la residenza da bambina della Regina Madre e luogo di nascita della Principessa Margaret: questo fa sì che orde di vecchiette inglesi, appassionate di storia reale, arrivino fin qui per visitare i luoghi d’infanzia della famiglia reale.

Giorno 12: Dundee – Edimburgo – km 200 circa

Attraversiamo il lungo ponte sul Fiume Tay entrando di fatto nella piccola regione del Fife, terra di pescatori con la sua caratteristica identità segnata da un paesaggio bucolico fatto di dolci colline nell’entroterra rurale da un lato e da scogliere sferzate dal vento e dalle intemperie del Mare del Nord dall’altro.

Baie rocciose che racchiudono piccole spiagge sabbiose, pittoreschi villaggi di pescatori con antichi vicoli acciottolati perfettamente conservati sono la componente essenziale di questa zona. Minuscoli e deliziosi villaggi si susseguono lungo la costa: Saint Monans, Pittenweem, Anstruther, Crail… sosteremo presso alcuni di essi per osservare il languido dondolare delle barche da pesca e assaporare l’atmosfera marinara che ancora qui si respira.

Ancora un piccolo villaggio, Stirling, ma questa volta arroccato su una ripida collina. Famoso per la feroce battaglia dello Stirling Bridge in cui le armate scozzesi, guidata da William Wallace, sconfissero l’esercito inglese nel 1297 e poi ancora nel 1314.

Il Castello di Stirling invece domina la vallata con la sua imponenza, arroccato su una rupe alta 750 metri a strapiombo sul paesaggio circostante, caratteristica che rese il maniero praticamente inespugnabile.

È giunta l’ora di andare, l’incantevole Edimburgo ci attende per accoglierci per la notte.

Giorno 13: Edimburgo

Dagli scorci pittoreschi ai libri di Harry Potter l’incantevole Edimburgo è un concentrato di magia.

Romantica e dark, colta e spiritosa, Edimburgo è un piccolo gioiello, giustamente considerata una delle più belle capitali d’Europa. I suoi vicoli e monumenti storici hanno saputo appropriarsi di spazi angusti lungo le pendici di una serie di colline, dando vita a una caratteristica città in cui paesaggio e palazzi sembrano essere un tutt’uno.

I bellissimi edifici vanno dalle antiche chiese ai monumentali capolavori vittoriani e su tutti domina un castello costruito su una collina rocciosa nel cuore della città. Qualsiasi strada imboccheremo verremo sorpresi da scorci inattesi: bastioni, freddi coni vulcanici e colline che sanno d’antico.

Giorno 14: Edimburgo – Newcastle – km 255 circa

Ultimo giorno di questo meraviglioso viaggio attraversando la Scozia meridionale e la regione dei Lothians, ricche di colline ondulate, coste scoscese, vallate verdi, deliziose cittadine. Questa è la terra di Robert Burns, il poeta nazionale scozzese che cantò di città pittoresche e di grandi giardini che hanno ispirato le sue opere.

Da Edimburgo ci spostiamo a St. Abbs, minuscolo villaggio di pescatori, pittoresco e caratteristico, circondato da un tratto di costa davvero spettacolare. Sarà poi la volta delle rovine della Melrose Abbey riflettono il prestigio e la ricchezza che un tempo confluivano in questo monastero che commerciava in lane e pellami con le Fiandre. E per concludere la maestosa Jedburgh Abbey che domina la città dall’alto nella valle del Jed Water, teatro delle interminabili lotte anglo-scozzesi al punto che furono gli stessi scozzesi ad abbattere abbazia e castello della royal burgh (città fortezza) pur non farla cadere in mani inglesi.

Giungiamo così di nuovo a Newcastle, luogo dove quasi 2 settimane fa questa meravigliosa avventura ebbe inizio.

Giorno 15: Newcastle – Italia

In mattinata commiato dagli accompagnatori e, a seconda dell’orario del volo, trasferimento in aeroporto per il volo aereo che ci riporterà in Italia.

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Il tour verrà confermato al raggiungimento di 10 partecipanti

Quote

  • Pilota Euro 4.490
  • Passeggero Euro 4.250
  • Supplemento singola Euro 1.590

Volo aereo A+R:
A partire da Euro 300 (prezzo da riconfermare al momento della prenotazione

  • Diretto con partenza da Bergamo
  • Con partenze da Milano, Venezia e Bologna scalo a Parigi, Amsterdam o Londra

    Trasporto moto Italia – Newcastle A+R (con un minimo di 8 moto)

    • Euro 1.290

     

    La quota comprende:

    • Trasporto moto Nord Italia – Newcastle andata/ritorno
    • Oneri doganali di import/export
    • Assicurazione danni sulle operazioni di carico, scarico e sul trasporto
    R

    La quota comprende

      • Accompagnatore italiano in moto
      • Secondo accompagnatore su furgone assistenza per trasporto bagagli ed eventuale recupero moto in panne
      • 14 pernottamenti in hotel con colazione
      • 12 cene
      • Biglietti dei traghetti utilizzati lungo il percorso
      • Visita guidata a Glasgow
      • Visita guidata ad Edimburgo
      • Visita guidata in una distilleria di whisky
      • Gadget personalizzati dell’evento
      O

      La quota non comprende

      • Tutti i pranzi
      • Le bevande ai pasti
      • Il carburante dei propri veicoli
      • Eventuali pedaggi stradali
      • Parcheggi
      • Mance e spese personali
      • Tutto quanto non specificato ne “la quota comprende”

        Termine iscrizioni entro il 15 aprile 2024